Accadde una mattina d’Aprile quello che fu un episodio fondamentale nella mia vita. All’epoca non ne capii a fondo la portata metaforica, anche perché l’episodio fu realmente banale e, a prima vista, di poco conto. Ero arrivato la sera prima ed ero rimasto nel raggio di 200 metri dalla stazione, dovendo trascinare una valigia rossa del peso di 20 kg e dovendo portare un borsone, uno zaino e la borsa del laptop. Dopo aver dormito una notte nell’unico albergo che riuscii a prenotare su internet, quella mattina la mia unica proccupazione fu quella di trovare una sistemazione per la notte successiva, visto che il primo albergo era troppo caro. La ricerca fu subito premiata e, alle 10 del mattino ero pronto ad affrontare un’altra ricerca, ben più ardua, ovvero quella di una casa che mi avrebbe potuto accogliere per i restanti 6 mesi. Mi trova li, davanti alla stazione a cercare di capire quali fossero i percorsi degli autobus, ma non sapevo esattamente quale fosse la mia destinazione, o meglio, conoscevo il nome della strada, ma non ero in grado di di visualizzarla sulla cartina. Così attraversai la strada una prima volta, consultai la cartina sulla pensilina posta sul lato opposto, poi riattraversai e così via, per 2 o 3 volte. Arrivò il primo autobus, poi il secondo e poi il terzo, ed io, sempre più indeciso e nel panico più totale, non sapevo assolutamente cosa fare.
Fu così che presi una decisione improvvisa. Salii sul primo autobus che mi ispirò fiducia così, senza pensarci troppo. Feci il biglietto e andai verso il fondo del mezzo. Dopo qualche fermata cominciai ad avere il sospetto di aver fatto una cazzata in quanto sembrava che stessimo andando fuori città. Mi alzai in piedi preoccupato ma, improvvisamente, sul display apparve il nome dell’edificio dove dovevo andare. Avevo avuto una fortuna sfacciata. Infatti gli altri autobus che non presi mi avrebbero portato tutti nella direzione sbagliata. Avevo 1 possibilità su 5 di prendere l’autobus giusto e fu solo per caso che arrivai a destinazione. Se non avessi rischiato non avrei mai trovato la strada giusta.

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