Nella mia vita ho fatto cose inenarrabili, terribili. Ho commesso orrendi crimini che basterebbero per ottenere 10 condanne a morte 30 ergastoli e “10000 anni più le spese” di carcere. Ancora oggi continuo a commetterli, con freddezza, mentre mostro compassione per le mie vittime, dolore per le sofferenze arrecate e rabbia per l’efferatezza dei delitti da me commessi. Ne ho fatte di tutti i colori, ma solo in pochi se ne sono accorti. Il mio delinquere e denunciare il delitto un attimo dopo, fa di me un killer perfetto, freddo spietato. Nessuno sospetterebbe mai dell'innocenza di chi piange in diretta, di chi denuncia l’orrore. Colpevolezza e innocenza non sono concetti oggettivabili, ma solo delle opinioni, come lo sono anche quelle di chi mi critica, di chi mi considera immorale. Anche tra moralità e immoralità non c’è un confine netto, anzi, non c’è nessun confine. Moralità e immoralità sono la stessa cosa, in quanto l’uno non vive senza l’altro. E ciò accade anche con l’innocenza e la colpevolezza. Sono colpevole solo quando voglio esserlo e io, in quanto verità assoluta, non posso che considerarmi sempre innocente. Mostro al mondo ciò che accade realmente e faccio si che ciò che accade realmente sia la mia verità, non opinabile, non contestabile. E sono sempre io a decidere la mia condanna o la mia assoluzione, e mi sono sempre assolta. Mi assolvo anche questa volta, condannando all’impotenza chi non è d’accordo. Mi assolvo anche per quello che ho commesso in passato.
Ho ucciso un bambino non salvando un bambino che era caduto in un pozzo, rivendendo le sue urla un tot al Kg. Ho sparato in testa ad una ragazza mentre stava andando a lezione all’università e ho celebrato il suo processo. Ho ucciso una madre e un figlio in una villetta nel nord est, un bambino su in montagna, una ragazza al sud. Ho massacrato militari, civili e parenti delle vittime. Ho ucciso ragazzi per gioco sulla strada, bambini per vendetta, per depravazione e per soldi, come per soldi ho ucciso i vecchi. Ho ucciso fratelli e sorelle, mariti e mogli.
Nessuno sospetterà mai di me. Sono la verità, la padrona assoluta, il vostro vero Dio. Vi dico a chi credere, ordino per chi votare, decido il nome dei vostri figli, dei vostri cani. Decido la meta delle vostre vacanze, il cibo che metterete in tavola, l’auto che acquisterete. Sono padrona dei vostri sogni come lo sono dei vostri incubi, delle vostre speranze come delle vostre delusioni. Vi possiedo da bambini, per farvi compagnia e per rassicuravi, affinché pensiate che vada tutto bene. Vi possiede da adolescenti , per darvi dei modelli a cui ispirarvi. Vi possiedo da adulti, per distrarvi dai problemi del lavoro. Vi possiedo da vecchi, per accompagnarvi al camposanto sulle note dell’ennesimo Jingle pubblicitario.

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