Voglio parlare di una parola magica, una parola che, se pronunciata ad alta voce, può trasformare tutto, come per magia, ma può anche distruggerti la vita, ma si sa, la vita è piena di effetti collaterali la parolina magica non fa eccezione. Molti non credono al suo potere ma, per fortuna, quelli che ci credono sono la maggioranza. La parola in questione è Saving, inteso come risparmio e non come “che salva, che redime”, anche se la questa seconda accezione non è assolutamente estranea al concetto in questione, in quanto redento e salvo è colui che porta a casa un Saving! Dio benedica il Saving e benedica la la patria, che, con il Saving, tornerà grande e prospera, risollevandosi dalle polveri socialiste che per decenni di buonismo cristiano hanno raccolto le gloriose ossa rotte del romanico stivale. A te, oh Saving, sacrificheremo le nostre vittime, per mostrarti la nostra gratitudine. E non ci accontenteremo di agnelli, o signore supremo. Ti daremo in sacrificio qualcosa di diverso.
Ti daremo gli operai cassaintegrati, che non gioiscono per il privilegio di arricchire le tasche dei loro poveri padroni, che tanti sacrifici e tante rinunce fanno per loro, e anziché ringraziare protestano per pseudo diritti sinistroidi di ispirazione bolscevica. Ma quale pensione e quale contributi, quali assenze per infortunio e per malattia, quale diritto allo sciopero. Avete l’onore di contribuire all’acquisto del Suv del vostro amato capo, che vi ricambierà facendovi dignitosamente galleggiare, senza infamia né lode, affinché possiate apprezzare il piacere delle piccole cose. Il denaro inquina l’animo umano, lo rende avido. È per questo che il vostro padrone se ne fa carico, in modo che voi possiate salvare la vostra anima da questo terribile veleno.
Ti daremo gli insegnanti, troppi e troppo petulanti. Non apprezzano l’opportunità di stare tra i giovani, con i giovani e pretendono cattedre e stipendi, quando un povero vecchietto di anni 74 è costretto a pagare per poter stare con le minorenni. Apprezzate ed amate ciò che vi è dato gratis!
Ti daremo i ricercatori, giovani menti che pensano di essere superiori agli altri e pensano che la loro presunta superiorità debba per forza tradursi in stipendi da nababbi. Se amate così tanto la conoscenza, studiate gratis. Dovremmo chiedervi di pagare per farlo, e invece non chiediamo niente in cambio, se non il vostro lavoro. Non finanziamo ricerche farlocche, perdite di tempo nel nome del sapere a tutti i costi, anche quando il buon dio ha tracciato un solco ben definito tra conoscenza e ignoranza, colonne d’Ercole che, se solcate, porteranno inevitabilmente alla rovina. Andate ad arricchire le donnette che frignano e popolano il paese della sterlina. Per noi esiste solo il duro lavoro, quello che spacca la schiena.
Oh Saving, ricordati di noi anche quando non ci saremo più. Aiutaci a diventare i morti più ricchi del cimitero, in quanto questo è il solo nostro scopo nella vita.

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